14 Set Acqua alcalina: tutti i segreti che nessuno ti vuole confessare…
L’acqua alcalina è la moda del momento in fatto di acqua da bere: sembra infatti che l’acqua del rubinetto, l’acqua filtrata o l’acqua minerale in bottiglia siano oramai terribilmente out. Per essere al passo con i tempi si deve bere acqua alcalina, anche nei ristoranti.
Bevono acqua alcalina i VIP, i salutisti, gli alternativi. Insomma: tutte le cosiddette persone “giuste” la bevono. Tra l’altro, se andiamo a leggere la lista dei benefici associati al consumo di acqua alcalina, c’è da rimanere incantati: questa particolare tipo di acqua previene l’invecchiamento, è curativo, è buono, è quasi miracoloso…
Ma è davvero così o c’è qualcosa sotto? C’è effettivamente qualcosa che rende così unica quest’acqua rispetto alle altre? Tieniti forte: oggi smonterò pezzo per pezzo tutto il castello di congetture illusorie che è stato costruito intorno all’acqua alcalina.
Partiamo da qui. Secondo chi la commercializza, l’acqua alcalina è un po’ come se fosse la panacea di tutti i mali. Ti è mai capitato di leggere l’elenco dei benefici pubblicizzati? Io la prima volta che l’ho fatto ho avuto l’impressione di leggere il bugiardino di un medicinale miracoloso. Non manca proprio niente: dalle malattie cardiovascolari al diabete, dai problemi gastrici a quelli renali, non c’è malattia o disturbo fisico che non si possa curare con l’aiuto dell’acqua alcalina. Ancora un po’ ti trova perfino l’anima gemella e ti fa pagare meno tasse!
O almeno: questo è quello che dichiara chi vende apparecchi per alcalinizzare l’acqua… (Il che mi riporta alla mente un gustoso aneddoto che una volta raccontò David Ogilvy, il grande pubblicitario scozzese. Suo padre, volendo comprare un certo prodotto, cominciò a informarsi su di esso. Gli capitò allora tra le mani una pubblicità di una casa produttrice e, dopo averla letta, disse ingenuamente: “David, penso che dovrei comprare da questa azienda: la loro pubblicità parla molto bene del prodotto”. Ecco, il marketing ha fatto prodigi in termini di comunicazione anche con l’acqua alcalina…).
Scommetto che ora ti stai chiedendo perché l’acqua alcalina viene presentata come la soluzione per ogni tuo problema di salute. Il motivo è legato alla diffusione di quella che è conosciuta come dieta alcalina, creata sulla base del lavoro di un discusso medico americano, Robert Young.
In pratica, si è diffusa la credenza che adottare una dieta priva di alimenti acidi faccia bene al nostro organismo. Per fartela breve: secondo i sostenitori della dieta alcalina, bisognerebbe cibarsi di cibi a PH neutro o al massimo alcalino (quindi maggiore o uguale a 7), eliminando tutte le pietanze acide (cioè quelle con un PH inferiore a 7).
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L’idea alla base di questo ragionamento è che, dal momento che il nostro sangue ha un PH leggermente alcalino, allora è così che bisogna alimentarsi.
Questa idea è giusta? NO, NO e poi NO! Perché il nostro corpo lavora costantemente per mantenere stabile il livello del PH, e non fa alcuna differenza alimentarsi con cibi alcalini o con cibi acidi. In più, l’ambiente gastrico è estremamente acido, e questo vuol dire che qualunque cibo, una volta ingerito, viene a contatto con acidi potentissimi. In effetti, una volta nello stomaco, tutto il cibo ingerito diventa acido. E questo è inevitabile, altrimenti la digestione sarebbe impossibile!
Non ci vuole un genio per capire che, date queste premesse, alimentarsi di soli cibi alcalini è assolutamente inutile. Lo è anche per un ultimo motivo, che non è meno importante degli altri: non c’è alcuna evidenza medico scientifica che avalli la validità della dieta alcalina. Punto e stop.
E l’acqua che c’entra in tutto questo? C’entra, eccome se c’entra. Perché ovviamente non viene risparmiata dal “marketing alcalinizzante”, dal momento che l’acqua è uno degli elementi principali della nostra dieta.
Anche sull’acqua alcalina ci sono diverse credenze da sfatare. Parto con il dirti che l’acqua, per poter essere distribuita sul mercato e arrivare al tuo ristorante, deve avere per legge un PH neutro. Quindi, per rispettare i criteri richiesti dalla dieta alcalina, l’acqua deve essere successivamente alcalinizzata. Spesso, questo risultato viene ottenuto attraverso delle caraffe filtranti o dei costosi apparecchi da installare nel rubinetto.
Funziona così: per prima cosa l’acqua viene depurata e quindi vengono eliminati eventuali batteri, microrganismi e impurità. In seguito, l’acqua è sottoposta a un trattamento di ionizzazione. Il risultato finale è una normale acqua sottoposta a elettrolisi. Che cosa fa quest’acqua alla salute? Nulla di più di quanto non faccia una qualsiasi altra acqua potabile…
Chi promuove il consumo di acqua alcalina sostiene che quest’acqua abbia proprietà idratanti, migliori la funzionalità renale e purifichi l’organismo, tra le altre cose. Ma non lo fa forse anche della normalissima acqua di rubinetto? Certo che sì!
Gli effetti benefici associati al consumo di acqua alcalina non sono altro che i comuni effetti benefici dell’acqua. Né più né meno. Il fatto che nell’acqua siano presenti degli ioni o che il suo PH sia superiore a 7 non incide in alcun modo sullo stato di salute fisica di chi la beve. Mentre un impianto di filtrazione migliora in maniera dimostrabile (e quindi obiettiva) la qualità dell’acqua che servi in tavola nel tuo ristorante, un impianto di alcalinizzazione dell’acqua non apporta alcun tipo di vantaggio concreto, né a te né ai clienti del tuo locale.
Lo ribadisco perché è il punto fondamentale del discorso: l’affermazione che l’acqua alcalina dia benefici maggiori all’organismo rispetto a un qualunque altro tipo di acqua non ha alcuna base medico scientifica. Pertanto, si può concludere senza troppi giri di parole che l’acqua alcalina è una pura e semplice trovata di marketing.
Una trovata di marketing che, in alcune circostanze, risulta anche discutibile sul piano etico. In effetti, quando l’acqua alcalina è venduta promettendo la guarigione da patologie gravi, ci troviamo davanti a un atteggiamento che si qualifica da solo. O che un magistrato potrebbe qualificare senz’altro meglio di me e di voi. E infatti si registrano dei precedenti proprio in questo senso.
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Gianni Simoncello, fondatore di AQuachiara, esperto di business nel settore della ristorazione.
Classe 1960, sposato con una figlia, da sempre appassionato di cucina e ristorazione, da 35 anni nel mondo delle vendite e del marketing, inizia a occuparsi di acqua filtrata nel 1992.
Nel 2002 fonda AQuachiara. In pochi anni, la società diventa il punto di riferimento in Italia e in Europa per le acque filtrate da bere specifiche per Ho.Re.Ca.
AQuachiara è oggi l’unica realtà nel settore food che propone un’acqua ultrafiltrata “microbiologicamente pura al 100%“, grazie alla tecnologia brevettata “100% Bacteria Remover”.
Nel suo blog, Gianni condivide con te lettore la sua esperienza di oltre 20 anni nell’Ho.Re.Ca. Si tratta di preziose indicazioni su come fare business, consigli di marketing e suggerimenti per trovare nuovi clienti e aumentare il fatturato in modo costante. Come per esempio questo post sull’acqua alcalina e i segreti che nessuno ti confesserà mai su di essa.
Se vuoi davvero avere la fila fuori dal tuo ristorante, questo è il blog che devi seguire!
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