01 Feb La spesa per i ristoranti non cala

ristorantePer questo’anno la spesa degli Italiani per i ristoranti rimarrà invariata. Ce lo dicono i dati raccolti da un sondaggio condotto da The Fork, un’applicazione usata da chi vuole prenotare un ristorante direttamente dal proprio smartphone, che ha intervistato i suoi utenti per capire le loro abitudini e le loro esigenze.

Leggendo tra le righe del sondaggio, ho trovato tanti indizi che penso siano utili per indirizzare l’attività del tuo ristorante durante i prossimi mesi. Credo siano almeno cinque le informazioni su cui riflettere e da cui imparare qualcosa. Attenzione però: prosegui nella lettura solo se non hai intenzione di piangere miseria e lamentarti per una crisi che, numeri alla mano, non c’è.

Tirando le fila sulle risposte date dagli utenti intervistati, possiamo ragionare sui seguenti punti:

  • Quali sono i posti in cui vanno più di frequente gli Italiani quando vanno a mangiare fuori;
  • Quali sono le motivazioni più comuni per le quali si decide di mangiare fuori;
  • Quant’è la spesa media;
  • Quali sono le cose che cercano le persone in un ristorante;
  • Quali sono le tendenze in crescita nel mercato della ristorazione.

 

Prese tutte insieme, queste informazioni ci dicono qual è la situazione attuale, cioè che cosa vogliono gli Italiani dai ristoratori, quanto vogliono spendere, perché scelgono di prenotare una cena fuori e che cosa si aspettano di trovare in un ristorante.

Mettiti bene in testa queste cose, perché se la tua offerta non rispecchia queste richieste c’è ben poco da fare. Non solo: queste informazioni ti dicono anche quali sono le cose che gli Italiani richiedono sempre più di frequente, quelle che con leggerezza potremmo etichettare come le mode del momento. Ma ti invito a fare grande attenzione: non sempre le mode sono passeggere, e sottovalutarle può trasformarsi in un grosso errore. Dai, partiamo subito con l’analisi dei dati!

Secondo la ricerca, la maggior parte degli Italiani va a mangiare fuori il sabato sera, prediligendo una tranquilla serata in pizzeria. Seguono in classifica le cene al ristorante (di pesce o di carne) e le cene a base di specialità regionali. E fin qui non ci sono grandi sorprese. Nessuna novità nemmeno analizzando le persone con cui escono gli Italiani: la maggior parte di loro organizza una cena con amici. Il resto degli avventori dei ristoranti si divide abbastanza equamente tra cene con il partner e cene con i familiari.

Una prima informazione interessante però c’è, e la condivido subito con te: sembra che siano in calo i pranzi di lavoro. Quando l’ho letto mi sono domandato: è un calo dovuto al fatto che non va più di moda oppure è dovuto al fatto che l’offerta dei ristoranti non riesce a tenere il passo dei gusti dei professionisti?

Quando ti ho parlato di come organizzare un pranzo di lavoro, ti ho invitato ad adattare il menu alle esigenze di chi è abituato a lavorare in modo agile e smart. Ma quanti sono i ristoranti che si adattano sul serio? E quanti sono invece quelli che se ne fregano e che hanno un solo menu? Magari è pure lo stesso da 15 anni, e non sono disposti a cambiarlo di una virgola. Ricordati che, se non hai un’offerta che è percepita come unica e di valore, quando non sei tu a cambiare le tue proposte saranno i tuoi clienti a cambiare… ristorante!

 

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Ma veniamo ai prezzi: quanto spendono gli Italiani per un pasto fuori casa? La spesa media in Italia è di circa 28 euro, e questo dato è in linea con quello degli altri Paesi europei.

Guardando ai numeri, si capisce che molti Italiani sono disposti a spendere un po’ di più a cena, mentre a pranzo ricercano un pasto veloce ed economico: l’80% degli avventori vuole spendere al massimo 30 euro a mezzogiorno, mentre a cena il limite di spesa si alza fino a 50 euro. Ancora una volta, ti invito a tenere a mente queste informazioni quando strutturi la tua offerta e il tuo menu. Leggi queste statistiche come consigli generali, cioè come delle linee guida a cui ispirarti se vuoi avere successo con il tuo ristorante.

Dal mio punto di vista, le cose più interessanti suggerite dal sondaggio sono due: la prima è che gli Italiani raccolgono informazioni online prima di prenotare e che, sempre più spesso, prenotano direttamente dal proprio dispositivo mobile. Leggono le recensioni, guardano il sito Internet del ristorante, cercando il menu e i prezzi e vogliono avere un’idea il più precisa possibile dell’offerta del locale.

Se queste informazioni mancano, è probabile che sceglieranno un altro posto. Dura lex sed lex, mi verrebbe da dire. Abbi cura quindi di pubblicare sul tuo sito il menu e i prezzi e di fare in modo che i clienti possano prenotare il tuo ristorante anche dallo smartphone, con una telefonata o un messaggio. (Per fare questo, occorre che il sito del tuo ristorante si veda bene anche da mobile e non solo da desktop).

La seconda cosa che ti invito ad approfondire sono i trend che emergono dall’indagine. Una fetta consistente di consumatori sta chiedendo prodotti vegetariani, vegani e biologici. Più in generale, si può parlare di una crescente attenzione al benessere. Voglio metterti in guardia: secondo me, ignorare questi segnali può essere molto pericoloso, perché rischi di tenere fuori dalla porta sempre più persone.

Attento però a una cosa. Non sto dicendo che, se sei un ristorante di carne, devi stravolgere la tua identità perché tanti Italiani stanno riducendo il consumo di secondi piatti di carne. Voglio dirti semplicemente di non sottovalutare queste tendenze, ma piuttosto di cercare di capirle e di interpretarle. Per quale scopo? È semplice: per tenere costantemente monitorato il mercato, sapendo come evolvono i gusti dei consumatori.

In pratica: se il tuo è un ristorante specializzato in carne, continua pure così, senza tradire l’identità del locale. Però resta costantemente informato su come stanno cambiando i gusti in fatto di carne. Non per capire quando smettere di proporla, perché i “carnivori” non spariranno, ma per proporla magari in modo differente, adeguandoti a quello che i clienti “carnivori” desiderano.

Indagini sulla ristorazione come quella che ti ho proposto, se lette con la giusta mentalità, sono preziose. Non si tratta di scorrere numeri e percentuali, ma di tenere gli occhi aperti, capire che cosa sta succedendo fuori dalla porta del tuo ristorante e valorizzare le persone che decidono di diventare tue clienti. Offri loro ciò che ti stanno chiedendo, e non dovrai più preoccuparti di non riuscire a riempire i tuoi tavoli.

 

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cliente ristoranteGianni Simoncello, fondatore di AQuachiara, esperto di business nel settore della ristorazione.

Classe 1960, sposato con una figlia, da sempre appassionato di cucina e ristorazione, da 35 anni nel mondo delle vendite e del marketing, inizia a occuparsi di acqua filtrata nel 1992.

Nel 2002 fonda AQuachiara. In pochi anni, la società diventa il punto di riferimento in Italia e in Europa per le acque filtrate da bere specifiche per Ho.Re.Ca.

AQuachiara è oggi l’unica realtà nel settore food che propone un’acqua ultrafiltrata “microbiologicamente pura al 100%“, grazie alla tecnologia brevettata “100% Bacteria Remover”.

Nel suo blog, Gianni condivide con te lettore la sua esperienza di oltre 20 anni nell’Ho.Re.Ca. Si tratta di preziose indicazioni su come fare business, consigli di marketing e suggerimenti per trovare nuovi clienti e aumentare il fatturato in modo costante. Come per esempio questo post che commenta quelle che sono le evidenze di un’indagine sulle abitudini di spesa degli Italiani nei ristoranti.

Insomma: se vuoi davvero avere la fila di clienti fuori dal tuo ristorante, questo è il blog che devi seguire!

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